Coronavirus. Il Governo: “Sospendete le Notifiche fino al 31 maggio”

Assotrubuti

Le azioni di contenimento del Coronavirus hanno avuto un impatto importante anche sul settore della riscossione. Grande preoccupazione viene espressa dal presidente di Assotributi Luigi Nicosia a seguito del decreto Legge 18/2020. “Le condivisibili azioni de Governo se da un lato danno una boccata di ossigeno a famiglie e iprese, dall’altra mettono in ginocchio l’intero comparto della riscossione che, di fatto viene azzerato, uun aspetto che porteremo all’attenzione del governo”.

E’ stato pubblicato – infatti – sulla Gazzetta Ufficiale n. 70 del 17 marzo 2020, recante “Misure di potenziamento del servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”, il Decreto Legge n. 18/2020 che ha modificato radicamente l’operatività imponendo, tra l’altro:

  • la sospensione fino al 31 maggio 2020 delle attività di notifica e riscossione;
  • la sospensione dei termini di versamento di tutte le entrate tributarie e non tributarie derivanti da cartelle di pagamento, avvisi di accertamento e di addebito, in scadenza nel periodo compreso tra l’8 marzo e il 31 maggio 2020. Questi pagamenti dovranno esssere onorati entro il 30 giugno 2020 ;
  • fino al 31 maggio 2020sospensione delle attività di notifica di nuove cartelle e degli altri atti di riscossione;
  • spostamento al 31 maggio 2020 delle rate del 28 febbraio e del 31 marzo relativa alla “Rottamazione-ter” e al “Saldo e stralcio”.

Alla luce dei recenti provvedimenti, quindi, Assotributi intende mobilitare le società attive nel comparto. “Stiamo delineando un piano di azione per afffrotnare quella che si profila come il momento più difficile degli ultimi anni” – chiosa Giuseppe Catizone, segretario di Assotributi.

“La nostra intenzione – conclude Nicosia – è quella di scrivere insieme a tutte le associazioni del settore, una Piattaforma Programmatica da sottoporre al Governo. La situazione è difficile, ma possiamo farcela”.

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