Il buco degli esattori fiscali: persi 930 miliardi di tasse non pagate tra il 2000 e il 2020

Tra il 2000 e il 2020 il Fisco italiano non è riuscito a recuperare quasi 930 miliardi di euro. Tradotto: l’87% del totale delle somme sottratte all’erario, tra multe e tasse non pagate, pari a oltre 1.068 miliardi, è rimasto nelle tasche degli evasori. Come a dire che il sistema della riscossione ha incassato solo il 13% del “carico”’ tributario, appena 139 miliardi.

E, come se non bastasse perdere circa 40 miliardi di euro l’anno, i risultati sono in progressivo peggioramento. Gli “esattori” erano più efficaci all’inizio del millennio rispetto agli anni più recenti: dal 2000 al 2004, la percentuale di somme riscosse è rimasta stabile sopra quota 20% (record nel 2000 col 28%), mentre l’annus horribilis, escludendo il 2020 in cui la riscossione è stata “congelata” per la pandemia da Covid, è stato il 2019 col 4,3% degli importi recuperati rispetto al carico complessivo.

È quanto emerge da una analisi del Centro studi di Unimpresa sulla efficacia della riscossione nel nostro Paese, secondo la quale nel 2020, quando gli ”esattori” sono stati fermi ai box per il Covid, nelle casse dello Stato sono arrivate, con la riscossione, solo 177 milioni, pari allo 0,4% dei 49 miliardi di riferimento dell’anno.

«Le regole della riscossione vanno riscritte completamente, ma la ristrutturazione va inserita nella riforma fiscale che il governo ha promesso di approntare nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza. È finito il tempo di interventi verticali su singoli aspetti o singoli ambiti di una disciplina, quella tributaria, devastata da decenni di leggi aberranti, di meccanismi normativi farraginosi, di tassazioni incomprensibili e soprattutto insopportabili. Una lunghissima serie di errori che hanno portato alla creazione di un rapporto tra amministrazione finanziaria e contribuente tutt’altro che leale e trasparente» commenta il vicepresidente di Unimpresa, Giuseppe Spadafora secondo cui «il magazzino fiscale degli ‘esattori’ di fatto è esploso sotto la bomba innescata dall’inefficienza dello Stato».

Secondo l’analisi del Centro studi di Unimpresa, che ha elaborato dati della Corte dei conti, il totale del carico della riscossione, progressivamente accumulato dal 2000 al 2020, si attesta a quota 1.068,8 miliardi dii euro.

https://lasentinella.gelocal.it/italia-mondo/economia/2021/06/07/news/il-buco-degli-esattori-fiscali-persi-930-miliardi-di-tasse-non-pagate-tra-il-2000-e-il-2020-1.40362072

Il Consiglio Nazionale di Assotributi riunito in forma permanente per affrontare l’emergenza Cornavirus

La situazione del nostro comparto merita una risposta energica. Per questa ragione chiedo che il Consiglio Direttivo di Assotributi venga riunito in modo permanente in modo da seguire l’andamento del settore con tempestività” – così il presidente Luigi Nicosia ha aperto la seduta del Consiglio direttivo dell’associazione il giorno 8 aprile 2020. La proposta è stata accolta all’unanimità dai membri del Consiglio Nazionale. Di conseguenza, dall’8 aprile a fine emergenza, il Consiglio Direttivo è riunito in modo permanenete.

La modalità di Riunione Permanente consente da un lato una risposta celere alla stuazione del momento, dall’altra una più rapida azione per portare avanti le nostre proposte nei luoghi decisionali” – sottolinea il segretario Giuseppe Catizone.

Dello stesso parere il consigliere Dario Oreglia, il quale chiede il rafforzamento del dialogo con gli enti sovraordinati. “La nostra piattaforma dovrà essere diffusa in modo capillare sia ai membri del Governo che a quelli del Parlamento” – chiude Oreglia. Giuseppe Santarpia si sofferma sulla necessità di coinvolgere anche gli Enti Locali “poichè la nostra azione è a beneficio di migliaia di comuni e Regioni, sarebbe opportuno interloquire anche con l’Anci” – chiude Santarpia.

Assotributi è aperta ad ogni contributo da parte delle aziende del settore e mette a disposizione due email dove si posson chiedere informazioni e/o dare suggerimenti:

presidente@assotributi.it      oppure  segretario@assotributi.it


Coronavirus. Il Governo: “Sospendete le Notifiche fino al 31 maggio”

Assotrubuti

Le azioni di contenimento del Coronavirus hanno avuto un impatto importante anche sul settore della riscossione. Grande preoccupazione viene espressa dal presidente di Assotributi Luigi Nicosia a seguito del decreto Legge 18/2020. “Le condivisibili azioni de Governo se da un lato danno una boccata di ossigeno a famiglie e iprese, dall’altra mettono in ginocchio l’intero comparto della riscossione che, di fatto viene azzerato, uun aspetto che porteremo all’attenzione del governo”.

E’ stato pubblicato – infatti – sulla Gazzetta Ufficiale n. 70 del 17 marzo 2020, recante “Misure di potenziamento del servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”, il Decreto Legge n. 18/2020 che ha modificato radicamente l’operatività imponendo, tra l’altro:

  • la sospensione fino al 31 maggio 2020 delle attività di notifica e riscossione;
  • la sospensione dei termini di versamento di tutte le entrate tributarie e non tributarie derivanti da cartelle di pagamento, avvisi di accertamento e di addebito, in scadenza nel periodo compreso tra l’8 marzo e il 31 maggio 2020. Questi pagamenti dovranno esssere onorati entro il 30 giugno 2020 ;
  • fino al 31 maggio 2020sospensione delle attività di notifica di nuove cartelle e degli altri atti di riscossione;
  • spostamento al 31 maggio 2020 delle rate del 28 febbraio e del 31 marzo relativa alla “Rottamazione-ter” e al “Saldo e stralcio”.

Alla luce dei recenti provvedimenti, quindi, Assotributi intende mobilitare le società attive nel comparto. “Stiamo delineando un piano di azione per afffrotnare quella che si profila come il momento più difficile degli ultimi anni” – chiosa Giuseppe Catizone, segretario di Assotributi.

“La nostra intenzione – conclude Nicosia – è quella di scrivere insieme a tutte le associazioni del settore, una Piattaforma Programmatica da sottoporre al Governo. La situazione è difficile, ma possiamo farcela”.

ASSOTRIBUTI CHIEDE UN INTERVENTO IMMEDIATO AL GOVERNO E AL PARLAMENTO


Palazzo Chigi, Roma
Palazzo Chigi, Roma

A seguito dell’Emergenza del Coronavirus, il presidente Luigi Nicosia e il segretario Giuseppe Catizone hanno contattato il Parlamento e il Governo al fine di tenere in considerazione le esigenze del settore, uno dei maggiormente colpiti dalla Crisi.

Ecco il Testo della lettera Inviato al Governo e al Parlamento

il Covid-19, ormai Pandemia Globale, così come dichiarata dall’OMS, sta mettendo a dura prova il nostro Paese e il mondo intero. Tutto il sistema socio-economico è unito nell’affrontare questa straordinaria emergenza. È evidente per tutti che solo l’azione coordinata e unitaria potrà garantire la rinascita dell’Italia.
Il Comparto della Riscossione, che rappresentiamo, è stato fortemente percosso dalle misure per il contenimento dell’emergenza epidemiologica che il Governo si è visto costretto a prendere per contrastare il fenomeno del Coronavirus.
Questo ha imposto nei fatti un blocco completo della nostra attività, con cospicui sacrifici da parte dei lavoratori e delle imprese che rappresentiamo. L’attività ordinaria è sostanzialmente ridotta a zero. Una situazione per molte aziende insostenibile se protratta nel tempo e se priva di quei sostegni che possano garantire l’operatività aziendale.
Ma l’Italia è un Grande paese che sa reagire in modo straordinario nelle emergenze, come già dimostrato più volte passato. Tale circostanza riteniamo di poter essere uno dei tasselli della ripresa, in quanto, con la nostra azione continuativa garantiamo agli Enti Locali quel necessario flusso di cassa per ottemperare alle loro funzioni.
Per questa ragione chiediamo – a Governo e Parlamento – di essere coinvolti nella redazione di misure a sostegno del comparto (imprese e famiglie) e garantiamo la nostra massima collaborazione nella stesura delle stesse, in quanto riteniamo che soltanto l’Unità e la coordinazione di tutti i soggetti attivi nel Paese possa garantirci una vittoria certa.
Il momento è sicuramente uno dei più complessi della storia Repubblicana, ma notiamo con grande orgoglio, che tutto il Paese sta rispondendo in modo lodevole e che è rinata in tutti noi una voglia di riscatto inimmaginabile fino a pochi giorni fa.
Fiduciosi in un Vostro Riscontro, Vi ringraziamo per il tempo dedicatoci, e voglia l’occasione esser lieta per porgerVi cordialissimi saluti. Viva la nostra Italia
.”

Luigi Nicosia, il nuovo presidente

Luigi Nicosia, Presidente Assotributi

È Luigi Nicosia, presidente del Gruppo Nivi (https://www.nivicredit.it) il nuovo presidente dei Assotributi Italia. Succede a Stefano Napoletano, dimessosi per ragioni personali. Il segretario rimane Giuseppe Catizone.

Soddisfatto della nomina, Nicosia delinea le liee guida dell’Associazione: “Assotributi Italia intende operare per promuovere gli interesi degli associati in un’ottica di apertura e collaborazione con la Pubblica Amministrazione”.

Assotributi Italia, l’altra Associazione

È nata Assotributi Italia, in sigla , ASIT, l’associazione di categoria costituita da Società che esercitano attività di riscossione dei tributi e di altre entrate di Province e Comuni ai sensi dell’Art.53, comma 1, D.lgs, 15 dicembre 1997, n.446).

Gli obiettivi sono chiari: tutelare gli interessi degli associati, promuovendo la cultura della trasparenza, della legalità, in un settore che, in passato, non ha certo brillato.

Soddisfatto il presidente nazionale Stefano Napoletano: “Vogliamo essere un interlocutore reale per i nostri associati ed un partner affidabile per la pubblica amministazione”.

Anche il neo segretario nazionale Giuseppe Catizone  ostenta ottimismo: “Siamo un’associazione che ha l’obiettivo di promuovere quella cultura delle entrate e della legalità che oggi, purtroppo, non è così diffusa”.